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Una proposta integrata per la ‘terza età’

È sempre più difficile definire il concetto di ‘terza età’ in quanto la fascia d’età che va dai sessant’anni in su può essere caratterizzata da condizione fisica, psichica e sociale estremamente diversa da individuo a individuo.

Gli anziani vivono una fase della vita in cui si sentono fragili:

  • dal punto di vista fisico (dolori legati ai processi di artrosi e osteoporosi, ipertensione, diabete, uso di molti farmaci…)
  • dal punto di vista psichico/emotivo (progredire dell’età, pensionamento e perdita di ruoli significativi, allontanamento da una determinata sfera sociale, paura della malattia, dell’abbandono e della solitudine…)

La storia personale, lo stato di salute, la realtà familiare e il contesto sociale in cui vive l’anziano possono incidere profondamente. Possono esserci persone che a settant’anni sono attive, piene di interessi e possono ancora rappresentare un punto di riferimento per la famiglia come per esempio nell’accudimento dei nipotini. Ci sono altre persone che alla stessa età sono apatiche, si ‘sentono’ vecchie e manca loro lo stimolo per interessarsi ancora alla vita e pur non avendo patologie significative si lasciano progressivamente andare. C’è poi chi è colpito da malattie croniche e degenerative tipiche di quest’età quali l’Alzheimer o il Parkinson.

La mia proposta per l’anziano fragile

Ho una lunga e significativa esperienza con l’anziano fragile e la mia proposta integra diverse discipline.

  • Elementi di Shiatsu calibrato sulla persona anziana e fragile. Lo Shiatsu è una tecnica manuale che può essere estremamente dolce senza perdere mai la sua efficacia, aiuta la persona a sentirsi più sciolta, più reattiva, a contattare le sue risorse profonde e a ritrovare l’energia vitale dentro di sé.
  • Elementi di ginnastica dolce applicati alla terza età. Muovere dolcemente il proprio corpo attraverso esercizi seduti e/o in piedi aiuta la persona anziana e riprendere consapevolezza di aspetti quali la propriocezione, l’equilibrio statico e dinamico, la percezione spaziale e la relazione che il corpo ha con essa.
  • Elementi di stimolazione cognitiva. Si tratta di attività di stimolazione delle abilità manuali, sensoriali e cognitive che includono la rimotivazione, il richiamo dell’abilità creativa e della socializzazione. L’attività di stimolazione è sempre centrata sulla persona che presenta deficit cognitivi lievi.

La mia proposta di intervento integrato  è così articolata:

  • si inizia con il contatto dolce e profondo attraverso elementi di Shiatsu per mezzo del quale si attivano le energie e le risorse profonde, si prepara la persona ai successivi esercizi fisici promuovendo fluidità, elasticità e  mobilità;
  • successivamente con esercizi fisici semplici si attiva la componente più fisica e fisiologica come la circolazione sanguigna, il battito cardiaco, la muscolatura, le articolazioni, ecc., e la persona sperimenta concretamente che alcuni movimenti che prima non riusciva a fare ora sono possibili;
  • l’incontro si conclude con la stimolazione di aspetti più prettamente cognitivi come l’attenzione, la memoria, giochi o attività manuali e creative;
  • nel suo insieme l’intervento favorisce il benessere psicofisico in quanto agisce anche su aspetti quali il rilassamento, l’interesse e la creatività, la motivazione e la socializzazione.

La mia proposta è integrata nel senso che integro diverso discipline ma anche nel senso che si lavora sui diversi aspetti della persona (energia, corpo, mente, emozioni) i quali sono tra loro integrati.

 

Photo by Cristian Newman on Unsplash

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