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Io non sono quello che dico o quello che faccio o quello che ricordo.
In realtà sono molto di più.

da Still Alice di L. Genova

 

L’Educatrice Socio-Pedagogica si occupa di programmare, attuare, gestire, valutare, azioni educative rivolte a singoli soggetti o a gruppi. Nell’ambito delle demenze l’obiettivo è mettere al centro la ‘persona’ per la complessità che essa rappresenta oltre la sua patologia.

Il mio interesse e le mie attività sono rivolte principalmente all’anziano, all’anziano fragile, all’anziano con demenza (nelle sue diverse forme allo stadio lieve-moderato), al nucleo familiare e/o al caregiver che se ne prende cura. L’intervento domiciliare che propongo ha prima di tutto l’intento di favorire la permanenza dell’anziano fragile nel proprio ambiente familiare in quanto questo è affettivamente importante e contribuisce decisamente alla qualità della sua vita, anche perché è l’ambiente conosciuto in cui si sente al sicuro.

Nel progetto di benessere dell’anziano fragile, con deficit cognitivo o con patologia dementigena lieve-moderata in primo luogo è necessario accogliere e soddisfare i bisogni di socializzazione e relazione per ridurre il più possibile il senso di isolamento sociale. Altri aspetti centrali sono il recupero della memoria e della storia individuale e famigliare, il mantenimento e potenziamento della capacità ed abilità cognitive ed espressive (linguaggio, attenzione, percezione, ecc.), massimizzare le autonomie funzionali contribuendo a mantenere alto l’umore e l’autostima.

In molti casi, pur essendo il ‘paziente’ al centro del progetto, anche la famiglia o il caregiver traggono giovamento e si sentono supportati. Certamente ciò è dovuto ad un alleggerimento del carico di impegno ma anche perché possono acquisire strumenti pratici per la sua gestione quotidiana.

Intervento domiciliare di Stimolazione Cognitiva

La Stimolazione Cognitiva è un intervento Non Farmacologico che mira al benessere complessivo dell’anziano, dell’anziano fragile, dell’anziano con demenza (nelle sue diverse forme allo stadio lieve-moderato). Infatti questo tipo di intervento può essere progettato in un’ottica sia di prevenzione, sia di mantenimento. 

Le attività che possono essere inserite in un progetto di Stimolazione Cognitiva sono molte e sono sempre mirate ai bisogni specifici della persona:

  • Stimolazione di abilità manuali, sensoriali e cognitive
  • Orientamento autobiografico e temporale
  • Attività ed esercizi motori
  • Contenimento dei sintomi comportamentali
  • Ascolto, accoglienza e rimotivazione
  • Attività occupazionali semi-strutturate
  • Brevi uscite per acquisti, orientamento spaziale, passeggiata, ecc.
  • Giochi e attività ricreative
  • Affiancamento per favorire momenti di socializzazione e relazione

Un intervento domiciliare di Stimolazione Cognitiva generalmente ha una durata di 2 ore e una frequenza almeno settimanale ed è consigliabile progettare un ciclo di interventi non inferiore a 8 (circa due mesi). Gli esercizi e le attività verranno valutate in base alle esigenze specifiche della persona, dandosi degli obiettivi e valutando i risultati alla fine del ciclo. Il primo incontro è conoscitivo e verranno gettate le basi del progetto, è pertanto richiesta la presenza della figura di riferimento del paziente.

Intervento di Stimolazione Cognitiva di gruppo

La Stimolazione Cognitiva può essere anche proposta in piccoli gruppi omogenei, ad esempio all’interno di Centri Anziani, Caffè Alzheimer, ecc. I principi di base non cambiano, le attività proposte saranno necessariamente meno personalizzate ma il vantaggio del gruppo è indubbiamente lo scambio, il confronto, la socializzazione. Al momento non ho gruppi attivi.

Laboratori per familiari e caregivers presso Enti, Associazioni

Il laboratorio prende spunto dalla Ricerca Qualitativa relativa al mio lavoro di Operatrice Shiatsu con persone con demenza e si integra con la mia formazione nella Mindfulness.

Si tratta di un percorso educativo rivolto a familiari e caregivers di soggetti colpiti da una forma di demenza ed ha come obiettivo trasferire loro l’importanza del tocco ma soprattutto di una specifica qualità del tocco, quella orientata a stabilire una comunicazione non verbale carica di significato.
Questo percorso si sviluppa in quattro incontri teorico/pratici e permettono di sperimentare alcune tecniche base, semplici ma efficaci, che possono essere utili alla relazione e al ‘prendersi cura’. Ogni incontro sviluppa un tema:

  • Presenza
  • Intenzione
  • Pressione
  • Ritmo

La prima edizione del laboratorio si è svolta in collaborazione con Banca del Tempo del VII Municipio di Roma.
La seconda edizione in collaborazione con Cooperativa Meta Roma

 

Educatrice Professionale nell'assistenza a persone con demenza, ai familiare e/o al cargiver

Photo by Tim Doerfler from Unsplash