Medicine Complementari
Lo Shiatsu è inserito in un fitto elenco* di pratiche per il benessere che nel loro insieme vengono definite Medicine complementari e alternative (in letteratura scientifica CAM, Complementary and Alternative Medicines).
Rapporto tra Medicine Complementari e il metodo scientifico
Negli ultimi decenni, sempre più persone si rivolgono alle CAM. I modelli teorici e le pratiche per il benessere inseriti nella definizione ‘CAM’ mancano però del rigore scientifico per poter essere riconosciute valide. Il problema è che per loro natura il metodo scientifico è di difficile applicazione in quanto richiede esiti misurabili, riproducibili e sufficientemente ben descrivibili che per lo più queste discipline non possono garantire.
Infatti, effettuare studi e ricerche che dimostrino la validità ‘scientifica’ di queste discipline nella maggior parte dei casi non è praticabile. Esse utilizzano strategie di intervento che variano considerevolmente in funzione della variabilità individuale considerata il fulcro centrale di queste discipline, pertanto ogni intervento terrà conto di questa soggettività (non può essere standardizzato) con la conseguenza che produrrà risposte differenti se applicato a persone diverse. D’altro canto l’essere centrate e calibrate sul singolo individuo è il loro valore.
Inoltre molte di queste discipline tengono conto di aspetti della persona che non sono considerati dalla medicina scientifica, come ad esempio l’aspetto energetico.
Cosa possono offrire le Medicine Complementari
Bisogna poi aggiungere che le principali terapie non convenzionali sono antichissime e non possono essere scientifiche per definizione. La medicina tradizionale cinese e quella ayurveda si sono formate a partire dal 5° sec. a.C., l’omeopatia alla fine del ’700, la fitoterapia (uso delle piante) è antichissima ed è stata la principale forma di terapia in tutto il mondo. Il modello scientifico invece, con le sue regole e impostazioni, si è pienamente affermato in Occidente nel 20° secolo.
Il ricorso a terapie e/o medicine complementari sta crescendo e i motivi di questo fenomeno non vanno cercati solo nell’ambito sanitario, ma anche in quello sociale, psicologico e culturale. Infatti, se anche ognuna di queste pratiche ha una propria specifica peculiarità che la differenzia dalle altre, fra loro tutte hanno in comune:
- la visione olistica della persona che valuta inaccettabile la scissione fra corpo mente e spirito;
- si fondano su rimedi naturali e non su farmaci;
- la visione energetica della persona e del mondo di cui essa fa parte;
- considerano il ruolo attivo dell’individuo piuttosto che il ruolo passivo del ‘paziente’;
- stimolano il recupero di stili di vita sani e rispettosi dell’ambiente;
- la visione dell’individuo come un soggetto unico e irripetibile, non classificabile e non riducibile in parti.
L’insieme di questi aspetti costituisce la ‘parte mancante’ della medicina occidentale che si è andata via via sempre più specializzandosi fino a divenire parcellizzata e ultra-specialistica. Occupandosi fin nei più minimi dettagli strutturali e molecolari delle alterazioni di organi e apparati, la scienza medica da un lato ha ottenuto risultati impensabili anche solo venti o trenta anni fa, ma dall’altro lato ha perso di vista l’essere umano nel suo complesso. Ha perso di vista l’individuo, che quando è malato ha bisogno di qualcuno che si occupi di lui in quanto persona, dei suoi timori, delle sue ansie, fragilità e aspettative.
Personalmente non considero sbagliato, scorretto o in qualche non adeguato il fatto che la medicina abbia oggettivato il corpo, anzi, se così non fosse spesso medici e chirurghi non potrebbero fare il loro lavoro. Ad esempio per un cardiochirurgo necessariamente il nostro cuore è un oggetto che ha una funzione e per svolgere quella funzione è fatto in un determinato modo… per poterlo operare il cardiochirurgo in un certo senso ‘deve’ guardarlo come un oggetto.
Ciò in cui credo e che sostengo è però la validità di molte delle CAM*, le quali potrebbero avere una maggiore implicazione nei processi di cura mentre invece non godono di fiducia solo perchè, per loro stessa natura, non rispondono ai criteri del metodo scientifico.
‘Terapie Integrate’ vs ‘Medicine complementari e alternative’
La medicina occidentale ha vissuto epoche di incontrastata supremazia ed è tuttora assolutamente vincente in ambiti di cura come la chirurgia, il salva vita, le malattie infettive, la ricerca… È però auspicabile che la visione riduzionista su cui essa si basa venga superata a favore di un’apertura nei confronti di queste pratiche e che possa realizzarsi il passaggio dall’essere considerate ‘complementari e alternative’ a ‘integrate’.
Infatti, il vero obiettivo di tecniche e discipline olistiche non è affatto sostituirsi alla medicina quanto integrarsi alla cura offrendo quei benefici di cui esse sono portatrici.
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*Alcune fra le principali CAM, Complementary and Alternative Medicines: Aromaterapia, Ayurveda, Bioenergetica, Chiropratica, Cromoterapia, Fitoterapia, Magnetoterapia, Medicina tradizionale cinese, Meditazione, Metodo Feldenkrais, Musicoterapia, Naturopatia, Omeopatia, Osteopatia, Qi gong, Reiki, Riflessologia plantare, Sciamanesimo, Shiatsu, Tecnica di Alexander.
Per approfondimenti vedi:
Medicina complementare e alternativa
Dalla medicina alternativa alla medicina integrata
Tab. Classificazione delle medicine complementari e alternative
Photo by Franco Piola